Dopo una deliziosa colazione saremo pronte per una giornata fatta di passi gioiosi alla volta di boschi incantati. Immersi in una Natura dai contorni fiabeschi cammineremo insieme fino a Civita.

Attraverso un antichissimo sentiero, saliremo tra monoliti e querce lungo il versante del Monte Sellaro, che amorevole guarda al mare, da lì ammireremo Cerchiara dall’alto. Raggiungeremo il punto più elevato dell’intero cammino, che ospita il vibrante Santuario della Madonna delle Armi, luogo di culto mariano tra i più importanti della Calabria. Il santuario fa capolino arroccato sulle rocce del Monte Sellaro, il suo guardiano silenzioso, la sua pietra è sacra e al suo interno ospita le testimonianze di un antico miracolo.

Qui, attraverso un balcone naturale, ammireremo in tutta la loro bellezza centinaia di chilometri di Calabria inebriante: il Golfo di Corigliano, la piana di Sibari, i monti della Sila.

Proseguiremo poi la discesa fino a raggiungere il torrente Raganello e il famoso Ponte del Diavolo, uno scenario di incommensurabile bellezza che annuncia l’arrivo a Civita, paese arbëreshë (Italo-Albanese) dove ancora sopravvivono lingua e tradizioni esito della diaspora dei popoli d’Albania, che ebbe luogo nel XVI Secolo.

Saranno Stefania e Antonella ad accoglierci al borgo, guardiane fiere di questa meravigliosa eredità, saranno loro le nostre ospiti e il racconto vivente di questo affascinante popolo.

La gastronomia di Civita parla lingue orientali, sapori che dai Balcani hanno solcato il Mar Mediterraneo, insieme al coraggio delle sue genti. Degusteremo la “Dromsat”, un particolarissimo primo piatto in cui la farina di grano duro è impastata con il suggestivo “battesimo” di profumati rametti di origano fresco di montagna, e ancora formaggi e salumi locali, preparati con metodi tramandati da Fenici e Greci e aromatiche verdure autoctone come la “Ckojra Te Diganista” (cicoria fritta con aglio, peperoncino e pane tostato).

Trascorreremo la notte avvolti dal musicale silenzio di Civita, in un grazioso B&B.

Dopo una sostanziosa e genuina colazione riprenderemo il nostro cammino, attraversando i suggestivi vicoli di Civita e le sue tipiche case Kodra, pittoresche magioni antropomorfe dai tratti umani. Oltre a custodire la cultura e la tradizione dell’antica Albania, Civita ne conserva ancora l'architettura.

Da qui il viaggio proseguirà in discesa, fino al raggiungimento di un antico acquedotto, che sancirà l’ingresso nelle campagne di Frascineto.

Il sentiero che seguiremo coincide con il tracciato di una vecchia ferrovia oggi in disuso, che romanticamente si abbarbica lungo una sorridente campagna.

Circondate da vigneti storici, padri amorevoli di ottimo vino, il nostro sguardo verrà catturato dalla magica linea disegnata nell’azzurro del cielo dal profilo dei monti sontuosi che formano la catena del Parco Nazionale del Pollino, le cime più alte della Calabria.

Toccheremo l’abitato di Castrovillari e da lì proseguiamo verso Morano Calabro, tra i borghi più belli e suggestivi d’Italia e, complice la sua favolosa foggia notturna che richiama la sbrilluccicante bellezza del presepe, celebre per esser considerato “Il Presepe del Pollino”. La raggiungeremo attraverso una splendida pista ciclopedonale, che ci mostrerà il borgo un po’ per volta, accompagnandoci fino a raggiungere il suo cuore. Da qui ci trasferiremo presso il nostro agriturismo, una deliziosa piccola perla, dove la fondatrice ci ospiterà e delizierà con la sua storia e la sua compagnia, ma anche con prelibati piatti della tradizione. Questa sera, se il meteo sarà clemente, ci scalderemo al fuoco di un falò e la volta celeste sarà il tetto dei nostri sogni, alloggeremo nella accoglienti tende della Locanda, così da vivere intensamente l’energia del Parco del Pollino.

La nostra cena presso la Locanda ci trasporterà nella poesia del mondo e della vita contadina, un mondo semplice, genuino, che segue il ciclo delle stagioni e la danza del Sole e della Luna. Immersi nel profumo della Frascatula, la polenta povera, tipica pietanza di questi luoghi, verremo accompagnati in un goloso viaggio gastronomico montano. Storie, pietanze e brindisi faranno da cornice alla nostra serata.

In caso di pioggia e di impossibilità a dormire in tenda, sarà l’agriturismo ad ospitarci per la notte.

Dopo la nostra usuale super colazione, consumata nell’accogliente locanda, incontreremo Lucia. Lucia è un’atleta straordinaria, che ha collezionato importanti vittorie da Nord a Sud del nostro Paese, sarà lei oggi la nostra guida E-Bike, lei ci accompagnerà in una dolce ed evocativa pedalata nel cuore del Parco Nazionale.

Affideremo gli zaini alla nostra safety car, che ci accompagnerà fino a Mormanno in piena sicurezza, e ci lasceremo guidare dalla storia e dall’entusiasmo di Lucia. Il comfort dell’E-Bike ci darà l’opportunità di non affaticarci troppo lungo la salita e di godere della bellezza e dell’incanto delle faggete e dei pini larici, che da sempre abitano il meraviglioso Pollino. Godremo della sua aria pura, che ci accarezzerà il viso e i capelli, e respireremo a pieni polmoni l’inconfondibile profumo della libertà.

Giungeremo infine a Mormanno, uno scrigno di montagna, il guscio caldo che protegge la castagna. I suoi vicoli, le sue antiche botteghe, il suo ritmo lento, scandito ritmicamente dal rintocco della campana, vestono il borgo di romantico mistero. La patria del “bocconotto”, tipico fagottino farcito di marmellata bio, ci accoglierà, insieme alla compagnia calorosa di Teresa, imprenditrice che ha riportato a Mormanno la coltivazione del Fagiolo poverello, grazie al suo tenace sogno di impresa.

Il fagiolo poverello coltivato da Teresa è un ecotipo locale, viene coltivato da millenni e solo in 4 comuni, tra cui Mormanno. Degusteremo la tipica pasta fresca con i fagioli poverelli al pepe dolce, peperoni secchi fritti “cruschi”, i sott’oli della tradizione, e concluderemo con il dolce più importante del paese, il Bocconotto.

Stanotte saremo accolti in un grazioso B&B del luogo.

Comincia la discesa dalle montagne verso la valle del fiume Lao, tempio di una Natura forte e incontaminata e regno del rafting e delle attività sportive acquatiche di canyoning.

Il cammino si alternerà in vivaci saliscendi, fino al punto in cui un abitato si paleserà a noi: un borgo fantasma, circondato da montagne, silenzioso e immerso nelle nubi di epoche che non esistono più. Lo visiteremo, prima di giungere a Papasidero, ne coglieremo le energie e forse il canto di vecchie litanie lontane.

Un sentiero che attraversa la montagna ci porterà dal borgo fantasma velocemente a Papasidero, che ci attende col suo castello e il santuario di Santa Maria di Costantinopoli. Lì incontreremo Costalba, una simpaticissima signora ultraottantenne che tramanda alle nuove generazioni la tradizione del cucito e del ricamo. Tutte le chiese di Papasidero - e non solo - custodiscono i suoi favolosi lavori, la incontreremo e ascolteremo la storia della sua vita, ricamata dolcemente sull’ordito del borgo.

Ad attenderci per cena sarà la pietanza principe della cucina di Papasidero, i fumanti e profumati “Maccarruni” alla pastora, fusilli di grano duro locale tirati al ferretto, con sugo al pomodoro di salsiccia fresca e pecorino locale. Sapori di montagna dal carattere intenso accompagneranno la convivialità della nostra cena, Insieme ai salumi stagionati e alle cipolle in agrodolce.

Questa sera il nostro nido sarà un pittoresco B&B.

Ultimo giorno di cammino e di emozioni.

Ci affideremo al Fiume Lao, che ci mostrerà la via da seguire per raggiungere il Mar Tirreno, in uno scambio di energie e suggestioni il fiume ci parlerà e i nostri cuori parleranno a lui.

Attraverseremo gli ultimi scorci di montagna, panorami selvaggi di alte vette, fitte di appassionata vegetazione. Il cammino ci porterà fino all’abitato di Santa Domenica Talao, da qui sarà possibile vedere per la prima volta il colore del Mar Tirreno, capace, nonostante la distanza, di donare e infondere la sua profumata brezza.

La vista del mare rinnoverà la nostra motivazione e amplificherà - come per magia - le energie necessarie per raggiungere la nostra meta finale: San Nicola Arcella.

La costa Tirrenica si paleserà presto in tutta la sua bellezza, attraverso giochi di luci e tonalità di colori incredibili. Ad accoglierci saranno torri Normanne, macchia mediterranea e, gloriosa e austera, l’isola di Dino.

Raggiungere il mare farà esplodere tutte le emozioni vissute nei giorni di cammino, fino a quando toccheremo la sabbia e l’acqua, che eleveranno il nostro essere in un tutt’uno con la Natura “sentita” fino ad allora.

Ammireremo il tramonto dalla splendida torre Crawford e forse sentiremo, per la prima volta o per l’ultima in questo viaggio, la voce di Mamma Calabria.

L'ultima sera insieme non potrà che essere scandita dalla leggerezza e dalla forza che la terra di Calabria e le sue donne ci hanno regalato. Girls in Italy omaggerà le partecipanti del suo cammino con un aperitivo gioioso, ricco di brio, e con un’ottima pizza a base dei migliori ingredienti locali

Una fantastica dimora storica ospiterà i nostri sogni stanotte.

E’ arrivato il momento dei saluti, ma è solo un arrivederci. Buon viaggio Girls e alla prossima nostra avventura insieme!